...mettiti comodo

Non so perché, ma al momento le sedie mi riescono tutte serie.
Drammatiche, vengono più simpatiche negli schizzi.

Comunque la 1ª ha un punto interrogativo.
Il che mi dice che qualcosa non va, c’è sempre di mezzo il potere?

E come prima cosa quasi sempre c’è bisogno di una base.
Allora usiamo dei giornali.

4 pacchetti. Alludono agli eventi, vita quotidiana.
E sopra un vetro: allude trasparenza e fragilità,
eppure porta il peso della sedia in ferro.

E lì il potere si diverte e noi lo interroghiamo.
Più seria di così.

Il dubbio
L’interrogarsi sul perché, il quando, il se, il come, proprio di ogni essere umano.
La ricerca di un senso dell’esperienza nelle relazioni, nella realtà, del vivere.

Apparente negazione, è affermazione di ricerca, di desiderio di un altrove a cui si aspira.
Di positività e speranza.

 

… che sia più importante di ciò che lo è di meno.
dai allora non è male enumerare i materiali

Materiali:

la realtà, sedia 1 da osteria: giornali ritagliati a formare 4 pacchetti
la trasparenza, la fragilità: che sollevano da terra e ammortizzano un vetro 50 × 70
la stabilità il potere: su cui apporre una sedia a grandezza naturale rifatta in ferro  sabbiato del    peso di kg…
si comporta bene o male: con sul sedile a neon un punto interrogativo di vetro al neon reso funzionante da due fili collegati a un trasformatore a sua volta collegato a presa di corrente 220.

Si è perfezionata un po’ alla volta  ed è diventata  un simbolo dentro
di buon  comportamento del potere –
Ogni volta ripercorro i 4 stadi – Lo diventerà anche per voi?